Ellul – Per un’etica della non potenza

Per una riflessione in questi giorni di vacanza…

Uno scritto inedito del pensatore francese Ellul sul limite davanti all’onnipotenza della tecnologia in un articolo del quotidiano Avvenire.

Commentare un articolo così intenso è cosa impegnativa.

Uno dei punti chiave a mio avviso è il concetto di limite: “Fissare limiti è l’atto umano per eccellenza, quello in cui rigorosamente si esprime la libertà. Il consumo senza limiti nega la libertà allo stesso grado che la miseria assoluta”.

Il concetto di limite viaggia con quello dello Spirito di potenza e di non potenza. Lo Spirito di non potenza è manifestazione dello spirito di vita, ma al contempo genera nel corpo sociale tensioni e conflitti inevitabili.

Buona lettura!

 

Ancora sui “nativi digitali”

Lo spunto

Riprendo la citazione iniziale di Antonio Spadaro:

“L’uomo da bussola prima e radar poi si sta trasformando in un decoder…Il problema oggi non è reperire il messagggio, ma decodificarlo, riconoscerlo…”

L’uomo di oggi, è vero, è chiamato a giostrarsi tra l’immensa massa di dati, di segnali, di messaggi, di immagini; da questa condizione non sono esclusi i ragazzi che nel cyberspazio pensano di vivere con sicurezza, in realtà sono spesso privi degli strumenti adeguati per muoversi, e… non solo loro!

Spazio e tempo vengono fusi, questo è grave e da non  sottovalutare: l’uomo deve essere tessitore del tempo, deve avere la memoria del passato, il qui-ora ancorato al passato, ma proiettato verso il futuro, un futuro tratteggiato in un progetto di vita.

Da meditare…