Nel post precedente scrivevo le mie impressioni scaturite dalla lettura dell’articolo del prof “La rivoluzione digitale e il sogno di Adriano Olivetti”: la curiosità è stata solleticata. Ieri sera ho sfogliato il quotidiano “Avvenire” di domenica 19 gennaio 2014, nelle pagine di Agorà mi imbatto in un articolo che subito attira la mia attenzione: “Olivetti e Maritain– Oltre il Capitalismo e il Marxismo” di Giuseppe Lupo.
Cerco l’articolo sul sito del quotidiano ma non lo trovo, ho solo la copia cartacea. Provo ad annotare i passi più significativi.
“Comunità” sta a “Esprit” come Olivetti sta a Maritain. Il pensiero di Maritain ha svolto un ruolo fondamentale nella formulazione dell’utopia di Olivetti e questo è stato più volte ribadito, meno noti sono i rapporti che il filosofo francese ebbe con la rivista “Comunità”.
Nel 1956 le Edizioni di “Comunità” mandano in libreria un un saggio sul pensiero politico di Maritain e questo ha lo scopo di acquisire il nome del filosofo e garantire un dibattito che si fece “viatico di un progetto umano, chiave di volta per un’Europa colpita a morte dalla follia dei regimi totalitari”.
Olivetti fece suo questo monito ed ereditò l’idea di organizzare la polis secondo un’impronta a misura d’uomo. L’elemento di discontinuità tra l’industriale piemontese e il filosofo francese è il tema della concretezza che per Olivetti diventa paradigma della ricerca e bussola di orientamento.
“Fondamentale è la fabbrica, pensata con l’obiettivo di realizzare bene comune e bisogni integrati, di trovare un equilibrio tra amicizia e libertà, beni materiali e ricchezza spirituale. Siamo passati dalle idee alla prassi, dai libri alle macchine”.
Mi viene un’idea che non vuole mancare di rispetto a queste persone così grandi e alle loro idee: ho provato a sostituire fabbrica con scuola e il risultato non è male, anzi…
Non è affatto male, potrei dire la direzione che ho in mente è proprio quella. Già che ci sono, mi era piaciuto molto molto il nesso con le riflessioni di Cliff, nel tuo bel post precedente. Lo volevo riprendere, è che mi sono concesso una vacanza in Arduino, ma arriverò… 🙂